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La Nuova Sabatini: investire nel futuro delle imprese italiane

Nel panorama degli strumenti di politica industriale italiana, la Nuova Sabatini si conferma da oltre un decennio come una misura efficace e concreta per sostenere gli investimenti delle imprese.

02 Settembre 2025

10 Minuti di lettura

Introduzione 

Introdotta nel 2013 e gestita oggi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la misura ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito per le micro, piccole e medie imprese (PMI) che intendono rinnovare e potenziare i propri impianti produttivi, investendo in tecnologia, digitalizzazione e sostenibilità.

La logica alla base è semplice ma potente: le imprese che acquistano beni strumentali nuovi (macchinari, impianti, attrezzature, software, tecnologie digitali) possono accedere a un finanziamento agevolato – bancario o in leasing – coperto da un contributo statale in conto interessi. Questo contributo, erogato dal Ministero, riduce in maniera significativa il costo effettivo dell’investimento per l’impresa, incentivandola a crescere e innovarsi.

Nel tempo, la Nuova Sabatini ha saputo adattarsi alle trasformazioni economiche e produttive, articolandosi in diverse linee di intervento, ognuna pensata per rispondere a specifiche esigenze del tessuto imprenditoriale.

Le tipologie di Sabatini oggi attive

La Sabatini ordinaria
È la forma più tradizionale della misura. Consente alle imprese di finanziare l’acquisto di beni strumentali nuovi, materiali o immateriali, funzionali all’attività produttiva. Che si tratti di un tornio, un gestionale o un nuovo impianto, la Sabatini ordinaria supporta l’intero ciclo dell’investimento. Il contributo statale è calcolato su un tasso convenzionale del 2,75%, che si traduce in un sostegno concreto sui costi del finanziamento, il cui importo può variare tra 20.000 e 4 milioni di euro, con una durata massima di 5 anni.

La Sabatini 4.0

Con l’avvento dell’Industria 4.0, il legislatore ha previsto una versione potenziata della misura, dedicata a chi investe in tecnologie digitali e interconnesse: robotica avanzata, big data, intelligenza artificiale, cybersecurity, sensori, IoT, e software gestionali evoluti. Si tratta di un’agevolazione pensata per traghettare le PMI italiane verso la trasformazione digitale. In questo caso, il contributo statale sale e viene calcolato su un tasso convenzionale del 3,575%, riconoscendo così il maggiore valore strategico dell’investimento.

La Sabatini Green

L’attenzione alla sostenibilità ha portato all’introduzione della Sabatini Green, che premia le imprese che investono in macchinari e attrezzature a basso impatto ambientale, finalizzati a ridurre consumi, emissioni e sprechi, o a rendere più circolari i propri processi. Anche in questo caso, il contributo è calcolato sul tasso del 3,575%, ma per accedere è necessario che i beni acquistati siano accompagnati da una certificazione ambientale rilasciata dal fornitore o da un tecnico indipendente, che attesti il reale miglioramento sotto il profilo della sostenibilità. 

La Sabatini Capitalizzazione

L’ultima arrivata è la Sabatini Capitalizzazione, attiva dal 2024, pensata per accompagnare gli investimenti a un rafforzamento strutturale dell’impresa. In questo caso, il sostegno non riguarda solo l’acquisto di beni strumentali, ma premia le imprese che affiancano all’investimento un aumento di capitale, favorendo così una maggiore solidità patrimoniale. È riservata alle PMI costituite in forma di società di capitali, i cui soci si impegnano a versare un aumento di capitale pari ad almeno il 30% del valore dell’investimento. Il contributo è particolarmente interessante: calcolato su un tasso del 5% per le micro e piccole imprese e del 3,575% per le medie imprese, rappresenta un incentivo rilevante sia sotto il profilo economico che strategico.

Un meccanismo semplice, un impatto concreto

In tutte le sue declinazioni, la Nuova Sabatini si basa su un meccanismo ormai rodato. L’impresa ottiene un finanziamento da una banca o da un intermediario aderente alla convenzione nazionale, e riceve un contributo del Ministero proporzionale agli interessi maturati, calcolato su un tasso agevolato e su una durata standard di 5 anni. Se il finanziamento richiesto è pari o inferiore a 200.000 euro, l’impresa può ricevere l’intero contributo in un’unica soluzione, semplificando la gestione finanziaria e amministrativa del sostegno pubblico.

Inoltre, l’accesso può essere accompagnato dalla garanzia del Fondo centrale per le PMI, che copre fino all’80% dell’importo finanziato, facilitando il dialogo con le banche e riducendo il rischio per gli istituti di credito.

Conclusione: una misura per costruire il futuro

La Nuova Sabatini non è solo un’agevolazione, ma un vero e proprio strumento di politica industriale. Permette alle imprese di investire con più serenità, di guardare con più fiducia al cambiamento e di rendere competitiva l’impresa italiana in Europa e nel mondo.

Semplice nell’impianto, versatile nelle modalità, e potente negli effetti, la Sabatini resta una delle misure più utilizzate e apprezzate del panorama nazionale. Con le sue declinazioni – ordinaria, 4.0, green e capitalizzazione – accompagna oggi l’impresa in ogni fase della crescita: dalla modernizzazione dell’impianto, alla trasformazione digitale, fino al consolidamento patrimoniale e alla sostenibilità ambientale.

Un’opportunità da non perdere per chi vuole costruire un’impresa solida, innovativa e pronta per le sfide del domani.