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Costruire una presenza online efficace: cosa fare e cosa evitare

In un mondo sempre più connesso, dove ogni interazione – commerciale o istituzionale – inizia o si rafforza online, la presenza digitale di un’azienda non può più essere considerata un corollario della strategia.

05 LUGLIO 2025

10 Minuti di lettura

Introduzione 

È parte integrante del posizionamento, della reputazione, della capacità di attrarre clienti, talenti e opportunità. Eppure, molte PMI italiane si muovono ancora con approcci frammentari, senza una visione integrata, spesso delegando il digitale a fornitori esterni senza una reale guida interna.

Molti dimenticano infatti che al giorno d’oggi la presenza online è il biglietto da visita più importante per professionisti e aziende. Prima di incontrarti o contattarti, clienti e collaboratori cercano informazioni su di te sul web. Per questo motivo, costruire un’identità digitale solida, coerente e professionale è fondamentale per distinguersi, creare fiducia e attrarre nuove opportunità.


Ma cosa significa davvero avere una presenza online efficace? e soprattutto, quali sono le pratiche da seguire e quali gli errori da evitare?


Costruire una presenza online efficace non significa solo “esserci”, ma esserci nel modo giusto. In questo articolo vediamo cosa fare per trasformare la propria presenza digitale in un asset strategico.

La presenza online come leva strategica, non vetrina

Spesso il primo errore è considerare il sito o i canali social come una semplice vetrina. Ma oggi il digitale è:

Per questo motivo, ogni elemento della presenza online – dai contenuti al design, dalle performance tecniche all’aggiornamento costante – deve essere curato come parte integrante della strategia aziendale.

Definire obiettivi chiari e misurabili

Non si può migliorare ciò che non si misura. La presenza online non è improvvisazione. Devi stabilire obiettivi chiari se vuoi aumentare la visibilità, rafforzare la reputazione, generare contatti o condividere competenze. Ogni obiettivo porta con sé strategie diverse. Prima di tutto quindi è fondamentale chiedersi: qual è l’obiettivo principale della nostra presenza online?

Alcuni esempi:

Ogni obiettivo richiede scelte diverse in termini di contenuti, canali, investimento.

Costruire un sito professionale, veloce e orientato all’utente

Il sito web resta il cuore della presenza digitale. Deve essere:

Curare i contenuti con strategia

Il contenuto è ancora il principale fattore che determina visibilità e credibilità. Serve una produzione coerente, utile e ben scritta. Le principali linee guida:

Presidiare i canali giusti, non tutti i canali

Non è necessario essere ovunque, ma dove conta. Per molte realtà B2B, ad esempio, LinkedIn è più rilevante di Instagram o TikTok. Serve valutare:

Monitorare e ottimizzare con costanza

Nessuna strategia digitale è definitiva. Serve un monitoraggio periodico su KPI chiave come:

Il profilo digitale è spesso il primo biglietto da visita e lascia il segno.

Cosa evitare: gli errori più comuni da cui partire

Presenza incoerente o abbandonata

Un sito non aggiornato, una pagina social inattiva o con grafiche approssimative trasmettono un messaggio negativo: l’azienda non è presente, attenta o aggiornata. Meglio meno canali, ma curati.

Comunicare in modo generico

“Leader nel settore”, “innovazione e qualità”, “approccio su misura”: frasi troppo generiche non comunicano nulla di concreto. Serve parlare al proprio target, con esempi, numeri, casi pratici.

Demandare tutto a fornitori esterni senza supervisione

L’outsourcing può essere utile, ma senza una guida interna chiara si rischia di comunicare in modo disallineato rispetto all’identità aziendale. La presenza online deve riflettere valori, tono, visione.

Ignorare l’esperienza dell’utente

Testi troppo lunghi o fitti, pagine lente o con troppi passaggi per contattare l’azienda scoraggiano gli utenti. Ogni interazione online dovrebbe essere semplice, intuitiva, orientata all’azione.

Non integrare marketing e vendite

Una presenza online efficace non serve solo a “farsi vedere”, ma a generare risultati. I contenuti devono essere pensati anche per sostenere il lavoro della rete commerciale, facilitare la lead qualification, accorciare i cicli di vendita.

Integrare il digitale nella strategia aziendale

La presenza online non deve restare un mondo a parte. Deve essere integrata con le altre leve della strategia:

Per questo motivo è utile che la governance della presenza online coinvolga direttamente il management, con il supporto di figure di fiducia, ma con una chiara ownership interna.

Conclusione: il digitale come asset, non come vetrina

In un contesto in cui il primo filtro con cui viene valutata un’azienda è spesso il sito web o il profilo LinkedIn, la cura della presenza online non è più opzionale. È un asset strategico che richiede metodo, coerenza e visione.


Per le aziende italiane – soprattutto quelle a controllo familiare o con una forte tradizione “analogica” – questo può sembrare un cambio di paradigma. Ma è proprio in questo cambiamento che si gioca la possibilità di restare rilevanti, attrattivi e competitivi. Con obiettivi chiari, contenuti di qualità e una comunicazione autentica, il digitale diventa un alleato strategico per la crescita e la reputazione. Ricorda: sul web non conta solo esserci, ma come ci si presenta.


Essere online nel modo giusto significa parlare ai clienti giusti, nel momento giusto, con il messaggio giusto. E oggi, chi non lo fa, semplicemente… non esiste.