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Costruire relazioni solide con il proprio target e mantenere una posizione difendibile nel tempo.
In un mercato saturo, frammentato e dominato da sovrapposizioni continue tra prodotti, servizi e modelli di business, la domanda cruciale che ogni impresa dovrebbe porsi non è: “a chi possiamo vendere?”, ma piuttosto: “per chi siamo davvero la scelta migliore?”. È questa la chiave per emergere, identificare una nicchia non significa limitarsi: significa focalizzarsi. E focalizzarsi è il primo passo per generare valore in modo distintivo. Una nicchia ben definita permette di ottimizzare le risorse, posizionarsi con maggiore efficacia e ridurre la dipendenza dalla guerra dei prezzi. Inoltre, consente una comunicazione più diretta, più autentica e più efficace.
Troppo spesso l’idea di “nicchia” viene vissuta come un vincolo, un restringimento del mercato potenziale. In realtà, soprattutto per le PMI e le aziende a controllo familiare, scegliere una nicchia è un atto di consapevolezza e di visione.
Significa rispondere con lucidità a domande come:
Concentrarsi su una nicchia non chiude le porte ad altri mercati, ma consente di costruire prima una posizione solida da cui eventualmente espandersi in seguito.
La definizione della propria nicchia richiede metodo, non intuito. Ecco un approccio strutturato che puoi adottare anche nella tua azienda:
1. Analisi interna: partire da ciò che si è
2. Segmentazione del mercato esistente
3. Ricerca esterna e analisi dei competitor
4. Validazione sul campo
L’obiettivo è identificare un segmento sufficientemente ampio da essere sostenibile, ma abbastanza specifico da permettere una proposizione di valore unica.
Una volta definita la nicchia, il passo successivo è chiarire in cosa ci si differenzia rispetto agli altri operatori presenti. E qui molte imprese si arenano. Perché essere diversi non significa semplicemente dire di esserlo, ma dimostrarlo in modo credibile e continuativo.
Le dimensioni su cui si può costruire una differenziazione concreta sono:
L’importante è che la differenziazione sia reale, percepita e rilevante per il cliente.
Molte PMI cadono in una trappola insidiosa: comunicano tutto a tutti, nella speranza di non escludere nessuno. Ma il risultato è opposto: non si distinguono per nessuno. Quando ogni impresa dice di essere “flessibile”, “orientata al cliente” e “innovativa”, queste parole perdono significato.
Ecco alcune azioni concrete per uscire da questa trappola:
Lavorare su una nicchia permette anche di concentrare il budget e gli sforzi su azioni più mirate e redditizie. Alcuni esempi:
Ogni euro investito su una nicchia è mediamente più efficace di uno investito su un pubblico generico.
In un contesto competitivo sempre più denso, la generalizzazione è un rischio, non una sicurezza. Solo chi ha il coraggio di scegliere la propria nicchia, e costruire una proposta realmente differenziante, riesce a emergere e consolidarsi nel tempo.
Per imprenditori, CEO e direttori marketing, questo significa abbandonare la logica del “prendere tutto” e adottare quella del posizionarsi meglio. Perché non basta esserci nel mercato: serve essere riconosciuti e scelti.
E questo accade solo quando l’identità aziendale trova uno spazio chiaro, coerente e rilevante nella mente – e nei bisogni – del cliente.
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