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In un contesto dove la reputazione aziendale si gioca in tempo reale e davanti a un pubblico potenzialmente illimitato, saper gestire le recensioni negative non è solo una questione di immagine: è un esercizio di leadership, visione e cultura aziendale.
Le piattaforme digitali – da Google a Trustpilot, da LinkedIn ai forum di settore – sono diventate il nuovo spazio di confronto tra aziende e clienti, e non sempre il confronto è positivo. Nell’era digitale, la reputazione di un’azienda passa inevitabilmente dalle recensioni online e dai feedback dei clienti, ormai è un dato di fatto. Un commento negativo, se gestito male, può ovviamente danneggiare l’immagine del brand e scoraggiare nuovi clienti ma al contrario, se affrontato in modo professionale e costruttivo, può diventare un’occasione per dimostrare ascolto, trasparenza e attenzione al cliente.
Vediamo dunque alcune buone pratiche su come affrontare questo tema in modo strategico e professionale.
Il primo errore da evitare è quello di reagire in modo impulsivo o difensivo. Il feedback negativo non è una dichiarazione di guerra, è un segnale. A volte distorto, esagerato o non del tutto veritiero, ma pur sempre un segnale di qualcosa che non ha funzionato nella percezione del cliente.
Per questo, il primo passo è un cambio di paradigma: smettere di considerare le critiche come una minaccia alla reputazione e iniziare a vederle come una leva di miglioramento organizzativo.
In molti casi, infatti, proprio le segnalazioni critiche:
Una risposta efficace a una recensione negativa non è un’operazione di public relations, ma un’azione strategica su tre piani:
1. Comunicativo
Bisogna scegliere parole e tono che:
2. Reputazionale
Ogni risposta non parla solo al cliente che ha scritto, ma a tutti quelli che leggeranno. Serve quindi:
3. Organizzativo
Ogni segnalazione va considerata anche come:
1. Rispondere sempre (e presto)
Ignorare una recensione negativa è il primo errore da evitare. Il silenzio comunica disinteresse o colpevolezza. Anche in caso di critiche infondate, è essenziale rispondere e nei tempi giusti. Rispondere entro poche ore o al massimo entro 24-48 ore mostra che l’azienda prende sul serio le segnalazioni dei clienti.
2. Personalizzare la risposta
Da evitare le formule standard o automatismi. Chi scrive, anche in modo scorretto, vuole sentirsi ascoltato. Una risposta che include dettagli specifici mostra attenzione reale, si intende quindi menzionare l’esperienza specifica per mostrare attenzione autentica.
3. Riconoscere l’esperienza vissuta
Anche se il cliente ha torto, la sua percezione è reale. Frasi come “Ci dispiace leggere della sua esperienza” o “Ci preme chiarire quanto accaduto” aiutano ad aprire un dialogo senza alimentare il conflitto. Bisogna ricordare sempre che un feedback negativo può diventare uno spunto per migliorare prodotti e servizi. Comunicarlo al cliente rafforza la percezione positiva del brand.
4. Offrire una soluzione concreta (se possibile)
Scusarsi di fronte a un errore reale è importante, ma proporre anche un rimedio o un gesto di attenzione rende la risposta credibile. É quindi utile:
5. Portare la conversazione in uno spazio riservato
Quando opportuno, invita l’interlocutore a proseguire il confronto via e-mail o telefono. Questo mostra disponibilità e riduce il rischio di escalation pubbliche.
6. Firmare la risposta
Una firma reale (es. nome + ruolo) umanizza la risposta e aumenta la credibilità del brand. Evita risposte impersonali firmate “Il team di…”
1. Rispondere in modo aggressivo o difensivo
Sicuramente bisogna sempre tenere a mente una regola fondamentale: mai rispondere con rabbia o difensività, il rischio è quello di trasformare una lamentela in una crisi reputazionale. Il tono deve essere empatico, rispettoso e professionale. Frasi come “Lei non ha capito”, “Non è vero”, “È un problema suo” sono letali. Non solo peggiorano la percezione dell’azienda, ma spingono altri utenti a schierarsi contro.
2. Ignorare feedback multipli
Se più utenti segnalano lo stesso problema e l’azienda continua a ignorarli o a rispondere con frasi di circostanza, il danno reputazionale diventa sistemico.
3. Contraddire sé stessi
Evitare di scrivere online cose che non si è disposti a sostenere con i fatti. Le promesse fatte nelle risposte devono essere mantenute.
4. Usare toni ironici o passivo-aggressivi
Anche se la recensione è ingiusta, la risposta deve rimanere professionale. L’ironia difensiva può sembrare compiacimento o arroganza.
Rispondere bene ai feedback negativi non è compito solo del marketing o della comunicazione. Deve diventare parte della cultura aziendale. Alcune pratiche utili:
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